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giovedì 22 giugno 2017
CODE ORANGE - Forever - 2017
Non conoscevo questa band sino ad una settimana fa. Code Orange Kids prima, semplicemente Code Orange nel 2017. Sono incappato per caso in una loro esibizione live e la prima emozione che ho provato è stata uguale identica a quando ascoltai dopo tanta attesa il favoloso album dei Sepultura, Chaos A.D. nel 1993. Più che un disco una vera dichiarazione di intenti, un pugno dritto nella faccia di tutti. Stessa maledetta attitudine e rabbia della band dei fratelli Cavalera in quei mitici anni in cui Hardcore e metal venivano amalgamati sperimentando puramente con i suoni e l'animo. Si perché se di assonanze con quel periodo ne possiamo ritrovare nel sound dei Code Orange, non manca neppure l'attitudine Hard Core style.
L'album si apre con un calcio nelle palle intitolato Forever, una mazzata di pesantezza inaudita, cadenza e breaks ne fanno una song pronta ad uccidere in sede live dove sotto il palco si scatenerà il pandemonio. Questi ragazzi riescono ad articolare le loro canzoni in maniera che adoro definire 'ordine caotico', il tutto frullato assieme ad un 'disarmonica melodia'. Definizioni che possono sembrare assurde ma se prendete I Fudge Tunnel dei '90, li schiaffate nel mixer assieme al mitico ed unico disco sperimentale dei Nailbomb, accelerate la macchina schiacciasassi dei Godflesh e aggiungete un tono melodico al tutto, otterrete canzoni come Kill the Creator o Real dove i mostri sonori escono dalle casse dello stereo in maniera chirurgica.
Dopo aver preso questi pugni in pieno volto alzate la guardia per proteggervi come un pugile e i CO arrivano con una canzone che stacca la testa per melodia e dinamicità : semplicemente top del songwriting , Bleeding in The Blur è un brano che non saprei descrivere se non facendovelo ascoltare, primo perché non te lo aspetti, secondo perché nonostante viri verso lidi più heavy quasi catchy è sbalorditivamente cazzuto, cantato per intero da colei che per me rimane l'anima del gruppo, chitarrista furiosa, cantante delicata come un fiore e pericolosa come un coltello affilato, Reba Meyers. (vedere in sede live per capire cosa intendo, quando Hardcore style è messo in pratica).
il brano The Mud è elettronicamente più sperimentale e assonante almeno quanto il suo seguito, The New reality, due gemme di una potenza unica, brani spezzati, intramezzi che oso paragonare alla grande fantasia compositiva dei Depeche Mode, chitarre affilate come bisturi ma pesanti come machete. Il lavoro alle voce è magnificamente suddiviso dall già citata Reba, dall' ottimo batterista Jami Morgan e dal chitarrista Eric Balderose il quale si occupa anche della sede synthesizer (anche in sede live). Farsi investire da un brano pachidermico come Spy è un piacere,
Un brano come Ugly è quasi acidamente grunge, è per questo che adoro i CO, sanno stupirti con sorprese musicali completamente imprevedibili rimanendo sempre puri e credibili, infatti ho letto da qualche parte che la loro regola numero uno, all'interno della band, è non avere nessuna regola prefissata. E si sente. L'album è ovviamente ben strutturato ma talmente vario da rimanere in un genere a fatica, pur avendo una matrice marcatamente heavy 'melodic noisy' . Dopo il respiro ampio becchiamoci sta mazzata chiamata No one is Untouchable, a me personalmente piace molto che il piglio di cattiveria compositiva non viene mai abbandonato, mi piace che ogni song ha un suono, anche se pur piccolo, posizionato al posto giusto e non a caso. La decostruzione di ogni singola canzone è strabiliante, le visioni che si attraversano con Hurt goes on sono industrial pain, l'unico brano veramente fuori dal coro, una composizione visiva / sonora da blade runner. Reba torna al canto con la tetra song conclusiva, una marcia sonora spettrale, delicata e sofferta. Dopo tutta questa furia sonora digiti su Wikipedia e scopri che tre membri della band, tra cui la chitarrista e il batterista militabo in una rock band molto soft chiamata Adventures.... e non puoi che concludere che la regola numero uno, ciò niente regole a livello musicale, per questi ragazzi, è proprio vera. Ottimi Code Orange, grazie per essere la band che mi può ridonare la rabbia musicale dei mitici anni sperimentali senza compromessi.
contatti:
http://codeorangetoth.com/
videos:
BLEEDING IN THE BLUR
https://www.youtube.com/watch?v=o9-l8_t4AS8
FOREVER
https://www.youtube.com/watch?v=dZ9JVxQVQy4
YOUTUBE channel
https://www.youtube.com/channel/UCRDAAwRszJt90FmM_A4-naQ
https://www.facebook.com/codeorangekids/
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