Translate

Post più popolari

giovedì 22 novembre 2012

EKTOMORF - Black flag 2012


Ektomorf - black flag 2012



mi sono accostato a questo album un pò titubante, insomma, il precedente Redemption del 2010 non mi aveva stupito, anzi, però gli Ungheresi in questione mi avevano piacevolmente riscaldato il cuore con delle ottime canzoni acustiche all'inizio del 2012, l'album The acoustic infatti mostra un lato inedito, prettamente Zoltaniano, chitarra e voce spesso supportate da ottimo drumming...poi, inaspettato questo sorprendente all'ennesima potenza Black Flag che mi  fà drizzare subito le orecchie...un intro sulfureo promette bene no? Tamburi e l'attacco è servito, poco gipsy e molto heavy, con War is my way si corre veloci, Zoltàn (Zoli per gli amici) è semplicemente in forma, cartavetro in gola e dita al fulmicotone, il sound delle chitarre è lì, pesante, dinamico, semplice se vuoi nel suo incedere, dannatamente tosto, poi quando meno te lo aspetti arriva un fraseggio e Zoli 'canta'...sì, e ci riesce pure sufficientemente bene, a me almeno piace, perchè vero, genuino, integro, urla e sputa rabbia dannatamente bene, in pochi riescono con la stessa convinzione...il brano seguente Unscarred tocca un tema violento, l'abuso sulle donne, l'abuso ed il controllo mentale e fisico in generale, hanno girato un bel video, crudo, pugno nello stomaco, senza mezzi termini, senza nascondere neppure agli occhi quello che musica e testo danno in pasto (più sotto troverete il link youtube al video, suggerisco di dare un occhiata). Ricordo con dispiacere che questa band fù ingiustamente troppo sovente accostata all'idea di clone Soulfly, ho sempre sostenuto che se esistessero centinaia di bands come questa allora la musica heavy odierna forse non sarebbe così nella cacca come mi risulta, Ektomorf sono artisti onesti, seguono una linea dura, attingono da idee? cazzo! e chi non lo fà? dopo i Black Sabbath chi non ha attinto?Comunque album dopo album fortunatamente anche i detrattori della prima ora hanno dovuto ricredersi e arrendersi alla furia ben indirizzata di questi ragazzi. The cross, Cut it out sfrecciano via e no, non si può fare a meno di non sbatacchiare la testa o fare airguitar sul break centrale di certe songs, sana incazzatura, ascolto molto spesso al mattino prima del lavoro questi brani e la carica derivante, come un condensatore, rigenera sino a sera. Black flag risulta uno dei brani più ben scritti, black flag we rise the black flaaaaaaaag!!!!! e giù di mosh!!!!!Spero questi ragazzi passino in Italia perchè sarò lì a vederli e supportarli sicuramente! Tamas inoltre è un ottimo chitarrista solista il quale impreziosisce sovente i brani come non mai in questa manciata di brani corrosivi. Io su Private hell proprio non riesco a fermare la testa, allo stoppato sussegue un bellissimo ritornello melodico this fireeeeeeeeeee!!!! 12 angels viene rapita da una sessione di prove acustica, molto, molto bella e toccante, preambolo alla devastante Enemy, testi che diventano subito anthem, Fuck your god punk veloce, Never surrender da jump continuo, Feel like this ripresenta un break centrale molto melodico, insomma, Zoli e soci questa volta hanno reso l'assalto più variegato, decidono di chiudere con l'album che più incarna la rabbia suprema, l'odio che solo un genitore che perde il proprio figlio per mano assassina può evocare, Kill it risuona potente e sovrasta ogni singola nota ascoltata sino a questo punto (kill you and burn your body...direi che parole non potessero essere più dirette ed esplicative)


LINE UP:
Zoltán Farkas - guitars, vocals
Tamás Schrottner - guitars
Szabolcs Murvai - bass
Róbert Jaksa - drums

link al bellissimo video unscarred :
http://www.youtube.com/watch?v=8QKvzrCqNps
link alla song Be free inclusa sull'album The acoustic:
http://www.youtube.com/watch?v=ETAkKhiMf1g

Ektomorf info: http://en.wikipedia.org/wiki/Ektomorf

martedì 20 novembre 2012

LOVE AND DEATH - Between here and lost 2013


LOVE AND DEATH - Between here and lost 2013
 Il percorso artistico di Brian Head Welch credo sia uno dei più interessanti dell'ultimo decennio, ormai non si può più negare che l'apporto musicale di questo chitarrista alle solide basi dei Korn negli anni '90 era il fulcro, la colonna vertebrale di quel gruppo che rivoluzionò, diede uno scossone al torpore di quel periodo. Head fù per anni anima e corpo di una band unica la quale poi divenne troppo stretta, troppo scomoda, troppo dissoluta per la sua anima, per la vita al di fuori...comprendere appieno il messaggio del Brian 'dopo' Korn in termini di scelte religiose poco importa se poi quello che passa è un gran vaffanculo anche all'essere credente in maniera canonica, e da qui, da quel periodo di risorgimento personale Welch trasse le forze per scrivere un album 'save me from myself' interamente autobiografico, musicalmente caldo e caparbio, un album che mi piace tutt'oggi. Ora, a qualche anno di distanza, con una band quasi rinnovata Brian si rifà sotto con un'uscita discografica se si vuole di maggior spessore, produzione eccelsa, ricercatezze sonore brillanti. Il progetto LoveandDeath prende spunto dal fatto che il chitarrista/cantante oggi vuole lanciare un messaggio a 360°, se quel save me from... fù un album completamente incentrato sulla svolta personale, se il legame personale era unico con quel periodo, qui ci ritroviamo difronte una band nella quale è ovvio che il mastro direttore dei lavori è sempre e maggiormente il nostro, ma i temi affrontati vanno oltre certe vicissitudini personali.
L'album doveva uscire il 19 novembre 2012 ed invece è stato rimandato a gennaio 2013, perchè? boh, scelte di etichetta sicuramente, ma in qualche modo ha raggiunto ugualmente gli scaffali digitali dei 'negozi' online illegali, leaked il 19 come doveva essere ora scorre in tutte le casse presenti in casa mia...ovvio a gennaio la mia copia originale arriverà a casa magari anche in più formati (custodisco gelosamente la copia in vinile di save me from myself autografata da Head) ma per ora questo digillegal placa la sete di attesa.
The abandoning chiarisce subito che sarà un percorso sonoro energico, dinamicità di stesura dei brani, melodia, tanta melodia condita da eccelse ritmiche, la chitarra 'dissonante' sette corde di questo chitarrista è un trademark, chi come lui sà creare certi fraseggi? Li ha creati lui, certa perizia tecnica la trovi solo nelle sue dita, sono nelle sue 'corde', nessun'altro lo ha mai 'imitato' bene, unico..il brano in questione, anticipato qualche settimana fà si piazza perfettamente come apertura. By the way ha un coro mozzafito come epicità, il brano gira come una lenta macina, con cari richiami al passato...quando Meltdown attacca mi pare di poter riascoltare finalmente quelle dinamicità da Follow the leader che tanto mi mancano oggi, poi arriva come sempre un bel ritornello che si stampa in testa, dietro tutto un sottile strato di 'epicità' sacra, sonoramente sacra, un tappeto di cori che alternano la brutalità vocale, la ruvidità chitarristica...e My disaster invece arriva proprio da follow the leader, non c'è dubbio che la matrice è presa da quell'esperienza in studio con la sua vecchia band, un brano che fà godere le orecchie e il cuore...e scusatemi, ma mettiamo una canzone di questo genere vicino alle ultime produzioni made in Korn....non cè storia, non c'è dubbio, quì c'è la retta via, suvvia....ascoltatevi il break centrale di my disaster e gioite, questa è l'evoluzione sonora che si chiedeva, non il dub ecchecazzo! E' come se foste ingordi di pizza e un bel giorno vi servono nella stessa pizzeria le lasagne! Qui i condimenti sono stati amalgamati a dovere e quello che ne esce è un album che stà in piedi con le proprie gambe rimanendo in ambito heavy, nu o come volete chiamarlo, stà di fatto che l'energia di brani come I W8 4U è inestinguibile! I vocalizzi estremi di Brian hanno forti richiami al buon Davies e non è un segreto che egli adorasse il suo cantante, ricordo quel video in cui in lacrime durante una sessione di registrazione di life is peachy disse che il miglior cantante del mondo era nella sua band, e si vedeva che era sentito. A livello di melodia vocale di strada dall'album precedente ne è stata fatta veramente tanta, ora sicuramente più conscio delle proprie capacità azzarda di più e gli riesce meglio.Negli arrangiamenti devo dire la verità ci si accosta sovente a questo magnifico follow the leader, i richiami mai superflui o 'già sentiti' quindi ottimi stanno lì a creare un'amalgama sonora nuova, idee, applicazioni squisite in chiave nu past....Paralyzed  e l'atra song Chemicals già presenti sull'ep d'esordio del moniker L&D sono astutamente posizionate verso fine lavoro, due brani talmente ottimi che alzano il livello dell'intera opera, mantenendo alta l'attenzione dell'ascoltatore sino all'ultimo...infine, come piace fatto a me si chiude con Bruises, in chiave emotiva, una song lenta e delicata come se dopo aver fatto a cazzotti per strada ci si dovesse sedere a bordo marciapiede con le mani insanguinate a riflettere sull'accaduto, ci stà, ogni album dovrebbe finire così, la battaglia e il riposo, l'introspezione delicata...ottima mossa Brian.

LINE UP:
Brian Head Welch-guitars, vocals
Michael Valentine – bass, backing vocals
JR Bareis – lead guitar, backing vocals
Dan Johnson - drums
Sarò noioso ma la band, eccezzion fatta per il batterista non mi sembra 'fisicamente' abbia l'impatto che ti aspetteresti, insomma, veder salire Brian sul palco assieme ai suoi vecchi compagni nel recente concerto in cui hanno suonato blind insieme ha un forte impatto poichè tutti sanno esattamente come 'stare' su di un palco, ad oggi i ragazzi che accompagnano H sono acerbi, poco da fare, non mi resta che aspettare di vederli onstage in Italia, quando? speriamo presto a questo punto e magari ricredermi volentieri....nel frattempo durante il 2013 i più fortunati potranno godersi i Korn con Welch durante il Rock am Ring and Rock im Park presso Frankenstadion in Nuremberg nel sud della Germania.
qui di seguito un link youtube dove si può ascoltare il brano d'apertura del disco, the abandoning
http://www.youtube.com/watch?v=dqmxkJqNpbE

Love and Death info: 
http://en.wikipedia.org/wiki/Love_and_Death_(band)